Gli argomenti del convegno Premio Montagne Doc 2024.Il primo argomento riguarda le regole di prevenzione applicate alla pratica sportiva invernale ed estiva: la pratica sportiva invernale riferita allo sci alpino ha regole purtroppo scarsamente applicate ai frequentatori delle piste e piu' in generale dagli utenti della montagna. Lasciamo da parte il fuoripista che richiederebbe un dibattito a parte, pratica che molto frequentemente e' legata a motivazioni individuali. Veniamo invece alla pratica sportiva di massa: assistiamo troppo frequentemente a esibizioni di velocita' inusitata e non controllata su piste affollate che mettono a rischio chi le pratica ma anche e soprattutto gli altri praticanti. Le piste sono sempre più facili, sempre più lisce, belle e curate; la capacita' degli impianti di risalita aumenta determinando forti affollamenti sulle piste. Anche lo sciatore meno esperto trova facile esprimersi e la velocita' gli facilita il compito; lo slogan chi sa sciare sa andare piano non viene applicato, cosi' come le regole e le norme esistenti. Su questo tema e' importante aprire un dibattito e valutare seriamente quali possano essere i controlli e le sanzioni opportune, oltre alla necessita' di ricordare e far applicare regole di comportamento e di sicurezza generale. Il problema generale della sicurezza e' comunque estensibile al settore agonistico in cui assistiamo a una rilevante e preoccupante casistica di gravi incidenti. Da qui la ricerca su materiali, protocolli di gara e riflessioni sulle ripercussioni del cambiamento climatico sugli sport invernali che obbliga gli atleti ad allenamenti e gare su piste instabili e pericolose. Veniamo al secondo punto, l'acqua. Parlare di acqua vuol dire per noi tornare ad affrontare un tema che negli anni ci ha visti protagonisti di un dibattito approfondito legato alla costruzione di bacini e dighe, al cercare di fermare l’acqua la' dove la neve sciogliendosi, favorisce lo sviluppo di fiumi. Quest’anno vogliamo parlare di acqua e prevenzione dai disastri che puo' provocare se non gestita, irregimentata e ridotta nella sua portata potenzialmente pericolosa. Su questo tema un ambientalismo irriducibile porta troppo spesso a ribadire come sia piu' rispettoso per l'ambiente il non fare nulla. Veniamo al terzo punto Gli incendi. Quasi sempre opera di piromani, che difficilmente vengono individuati e puniti. Il tema va affrontato anche pensando alla manutenzione dei boschi.